sabato 10 dicembre 2011

A chi giova?


Ci sono elementi nella mia vita su cui non transigo e sono rappresentati dall'onestà intellettuale e dal non mentire. Credo ciecamente nell'amicizia che reputi vera, sino a squadrarmi di brutto la faccia contro muri di cemento grezzo e sentire, lembo dopo lembo, l'asportazione della pelle a vivo, nel silenzio interiore. 

 Oggi valorizzare i sentimenti e la lealtà rappresenta quasi certamente una debolezza, un segno di inferiorità in questo mondo fornito di lenze e azzeccagarbugli in ogni settore e in cui la falsità, il doppio giochismo, la cattiveria tendono ad appiattire qualsiasi atto.
Il percepire nell'animo e dell'anima, in una globalizzazione che incatena tutti noi a ritmi impossibili ed esistenze precarie quanto sgangherate va rimosso a  onor dell'apparenza, del mascheramento, del celare se stessi.
Quasi mai vivere significa mettersi in gioco, realmente, figurarsi su internet anche se con profili glitterati, fotine simpatiche ed intriganti.

Ho fatto una tremenda fatica nel tempo a levarmi dalla faccia quello stereotipato sorriso ingessato e ammiccante per mostrare realmente di me quasi tutto, esponendomi quotidianamente talvolta, alle intemperie di gente squadrata, rozza, villana, pesante o sottilmente perfida, la miglior razza, in grado di far danni infiniti sotto una calorosa stretta di braccio. 

E non sono mai scesa a compromessi in nessun settore pur non essendo una persona “ raccomandata”. Sono solo me stessa con qualità ma anche fragilità, dubbi e incertezze.
Devo dedurre evidentemente che la mia forza stia proprio racchiusa nella mia apparente debolezza e genuinità che fa sballare più di una “persona”?
Non lo so...
Nell'ombra di nick virtuali su internet alle volte si aspetta solo il momento di sporcare con schizzi di fango e terra la tua immagine con la complicità di qualche compare più o meno anonimo mentre tu ci hai messo la faccia e la reputazione, ma questo si dimentica troppo facilmente, già.
Intanto si presume, anzi si da per certo che tu abbia le spalle larghe e se ti si squadra la faccia che problema c'è?
E' la tua, non quella di presunti amici, vero?
In secondo luogo si trama bene.
Mentre il diretto interessato è preso da impegni di lavoro e varie attività che lo distraggono dal mondo “fatato” di internet, si tende la trappola con merletti e pizzi fatti a mano anche se spesso dozzinali per la fattura.
Trama e ordito devono essere ben evidenti per stagliare l'immagine del tuo nick che sarà alla mercé di qualsiasi pensiero, certamente.
Intanto tu hai le spalle larghe!

Apri nel 2008 un profilo su una piattaforma dove esiste una community e nell'ingenuità del caso accetti profili amici anche anonimi che ti aggradano come quelli legati al mare. Il 24 agosto del 2008, data per me molto significativa, accetto l'amicizia di uno di questi che resta inattivo per tempo. Poi sei presa da mille impegni, tu a differenza di altri, non segui tutto. 
Grave errore,  madornale e imperdonabile nella jungla di internet dove il safari si deve compiere ritualmente.
Qualcuno dall'inizio e con una bella riserva mentale e tanta pazienza aveva messo in cassaforte la possibilità di arrecarti un danno in futuro, all'occorrenza.
E sì. 
Tu non lo sai ma qualcuno che vuole picconare in altra piattaforma delle persone transfughe, sapendo che non hai tempo per le verifiche del caso, modifica ad arte il numero e i nick dei profili amici del tuo blog e ti mette in mezzo, senza che tu lo sappia.  Quindi il vento zeffiro soffia leggero e probabilmente tutti, meno il diretto interessato, tu, vengono a sapere che sei una in action, armata di tutto punto.
Qui mi fermo perché purtroppo non so più di tanto.

Dopo aver ribadito con nick evidente in blog amico, la mia posizione di prima mattina su una questione, si scatena il putiferio (presumo) perchè  non potevo essere presente al rito sacrificale per impegni e lo avevo scritto nel commento.
E cosa succede? 
Quando torno a casa, dopo una giornata pesante, vedo che esiste un post in cui si parla presumibilmente di me non so se direttamente o fra le righe. Questo post è stato cancellato dalla titolare del blog dopo (presumo) battaglie a parole durate (presumo ancora), dalla mattina al tardo pomeriggio.

Resti perplessa perché non sai, non capisci ...ma con una spugna tutto è sparito senza che tu possa comprendere alcunché.

Non male vero? Visto che tu sei comunque una persona riconoscibile e chissà quanta gente può aver letto (eventuali)commenti di altri ? 


Non male vero? E la proprietaria del blog è andata a rincorrere una girandola mentre probabilmente un suv ti è passato addosso, ma attenzione, agli occhi degli altri sei tu che ti ci sei buttata sotto, bada bene!

Intanto hai le spalle larghe e la faccia pronta ad essere squadrata, che vuoi dalla vita?
Nessun dubbio passa per la mente altrui, forse per aver violato la tua possibilità di eventuale difesa,per controbattere e argomentare ma soprattutto  per sapere cosa ci fosse scritto...no? Figuriamoci!
Tu hai le spalle larghe e la faccia da squadrare. E che sia!
Cerchi di avere notizie ma nulla, è come raccogliere acqua con un colabrodo. Fai correlazioni e dopo due giorni noti che c'è qualcosa di strano fra i tuoi profili amici di un nick che non frequenti. Beffa o punizione ? 
Intanto il peggio, che non sai, è probabilmente avvenuto grazie a costoro.

Il giorno dopo ti ritrovi che quel blog in cui c'è stata presumibilmente battaglia rinasce ma epurato nella parte che avresti voluto conoscere. 
E' corredato da una bella canzone italiana, per prendere in giro.
Bello, vero? Il problema è che non capisci...

Ma intanto tu hai le spalle larghe e cosa vuoi che sia se qualcuno ti ha ( forse) e non lo saprai mai,infangato la reputazione?
La reputazione è tua mica mia, no?

Stendere un velo pietoso, come diceva la professoressa delle superiori è il minimo che si possa fare, in questi casi. 
Non posso e non voglio dilungarmi oltre anche perché non ho alcun elemento per trarre conclusioni, non avendo la minima conoscenza di quanto sia accaduto alle mie spalle...
Sono rimasta nel limbo di chi non sa, di chi avrebbe cercato chiarimenti per poter eventualmente ribattere in uno scambio che potesse palesarsi comunque democratico.
NON E' STATO POSSIBILE.
Intanto, e me lo sento ripetere da una vocina piccina picciò, ho le spalle larghe e siccome le ho veramente larghe sapete che faccio?

Reagisco nella maniera più giusta.

Le alzo anche se denota scarso bon ton.

Tutti sono necessari, nessuno è indispensabile, soprattutto... la sottoscritta.

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