venerdì 9 dicembre 2011

Il puzzle



Ci sono momenti in cui provi sulla pelle la piacevole sensazione di sentirti adeguata in una situazione. Percepisci quella sottile e piena felicità, come se tasselli di un puzzle abbandonato da anni, quasi per magia, si ricomponessero davanti ai tuoi occhi. 
Sapevi che la scatola era stata riposta in quel baule di uno stanzino e quando l'avevi chiusa ti era ben chiara l'idea che difficilmente l'avresti potuta visualizzare su un tavolo perché quel puzzle aveva terminato il compito di farti crescere. 
Gli mancavano un paio di pezzi che non trovavi più e non lo avresti ricomposto ma nonostante ciò non si poteva disfarsene perchè faceva parte del vissuto, di una parte della tua storia arrovellata nella richiesta di esprimersi.



Te lo eri dimenticato insieme alla scatola, presa dalla frenesia di giorni vitali, da mille interessi, da aggrovigliate esistenze incrociate ed emozioni, pesantezze, interrogativi. 
La vita vera aveva vinto le tue resistenze ed inghiottito il tempo, tuo e quello degli altri ma non te n'eri quasi accorta perché i giorni si rincorrono passandosi il testimone, spesso, della nostra inadeguatezza al vivere.



Qualche giorno fa arriva quel contatto su facebook e l'idea.


Rivedersi? Perchè no, dopo trent'anni...Certamente, collimando gli impegni.





L'incontro è stato frizzante, piacevolissimo, rappresentando una scoperta, in occhi che conoscevo ma completamente nuovi.
Ma erano i miei o i loro diversi, più intensi, umani, comuni e vicini? 
Ero lì ma con la mente andavo al passato e non mi-le riconoscevo. Qualche ruga in più ad aver solcato umori e cuori frastagliati ma uno spessore umano inaspettato e vero! 

Perché non c'erano maschere, finzione, menzogna...eravamo lì con i nostri 30 anni alle spalle, senza quella bramosia di raggiungere chissà cosa ma con la presenza consapevole.  
Un pizzico di scetticismo, cambiamenti, percorsi anche tortuosi ma nessun bilancio, solo un lieve tratteggio e spicchi di vita, sensazioni, sguardi, sorrisi ed occhi, sì complici. Ho letto anche lampi di tristezza sfuggenti, la preoccupazione per il presente, pure una sana grinta, che già allora non mancava. 

Eravamo solamente in cinque della classe,quelle del Manzoni fine anni '70. 
Il terrorismo e il rapimento di Moro ci avevano colto in aula e rammento lo sgomento della prof. Bove Carcano, quella di storia, Geografia e latino che in un momento di commozione disse: “l'Italia non sarà più la stessa”.



“Stendiamo un velo pietoso” era il suo modo per farci capire che la vita avrebbe potuto spezzare le nostre ali e con una serietà da gran cerimoniere, occhiali rotondi fumè nella mano sinistra, mentre con la destra reggeva il volume di storia, appiccicava il suo naso alla pagina e sollevando dopo qualche secondo lo sguardo, quasi rapita dal senso della ineluttabilità del destino, sentenziava un'attesa di eventi possibili.





“Allora sì, ci rivedremo, con piacere!”


All'uscita dalla pizzeria le due Paola, Battina, Nicoletta ed io formavamo naturalmente un cerchio, il cerchio dell'amicizia ritrovata.


Avevo visto in alcune di loro la gestualità intatta di allora che mi ha fatto una gran tenerezza, la postura appena modificata, il timbro della voce un poco più profondo ma quella naturale predisposizione mimica a segnalare che tutte noi eravamo ritornate quasi a casa, la nostra casa del Manzoni dopo un lungo viaggio, ma con lo spirito di chi ormai ha superato le barriere della incomunicabilità, dei battibecchi, delle incomprensioni da ragazzine.





Nella borsa non c'erano, nemmeno nella tasca dei pantaloni ma dove le avevo messe?
Aprii la borsa e quasi furiosamente vi cacciai la mano per annaspare nel contenuto....ma nulla.


Trovai le chiavi della macchina nel giubbotto. 
Le afferrai quasi con furia e con esse tirai fuori, inaspettatamente due tasselli colorati d'azzurro, di un cielo terso e pieno.


Alzando lo sguardo nel buio della notte sorrisi, sorrisi come per tutto il viaggio. 
 I due pezzi del puzzle erano magicamente ricomparsi, un bel dono di Natale di un Natale speciale, quello del 2011.

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